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Affreschi in Abruzzo
Tralasciando le primitive opere non documentabili, in questo testo saranno presentati cicli pittorici di affreschi che formano il patrimonio artistico dal VI secolo in avanti.
La produzione artistica degli affreschi è continuata, partendo
dal VI secolo sino a tutto il XVII secolo, quando, per variazioni di
stili e per inizi di produzione di colori su scala industriale, si passa
da questa primitiva tecnica figurativa a quella delle tempere, sistema pittorico di più facile esecuzione.
La produzione dell'arte figurativa con la tecnica dell'affresco si
diffuse per la facilità di esecuzione e per la necessità di decorare
le pareti che, mancando di elementi ornamentali come le cornici o
i riquadri a stucco, servivano da impianto per il movimento cromatico dell'intonaco e ben si prestavano a rappresentare il misticismo,
quando l'affresco era apposto in un sacro edificio.
Motivi ispiratori dei temi degli affreschi erano le sacre rappresentazioni della vita di Gesù, quali l'Annunciazione, la Nascita di
Cristo, la Fuga in Egitto, la Flagellazione, la Crocifissione e la Resurrezione, oppure la sacralità di un santo, con la narrazione pittorica dei suoi miracoli, quando la chiesa gli era dedicata.
Altri temi
erano il Giudizio Universale e la descrizione della Bibbia: tali temi
si chiamano cicli.
Esempi di affreschi di pregevole valore sono quelli del ciclo pittorico di S. Giovanni in Venere, a Fossacesia, della Cattedrale di Atri,
della chiesa di S. Maria in Piano, a Loreto Aprutino, di S. Maria del
Lago, a Moscufo, della Beata Antonia a L'Aquila, di S. Pietro ad Oratorium a Capestrano, di S. Maria di Cartignano a Bussi, ed altri ancora che verranno riportati nelle esplicazioni fotografiche. Autore:
Andrea Pilotti
Arte in Abruzzo
Affreschi ¤ Archeologia ¤ Arte contemporanea ¤ Arte medievale ¤ Arte preromana ¤ Arte rinascimentale ¤ Arte romana ¤ Ceramica ¤ Cesellatura ¤ Oreficeria ¤ Pittura ¤ Scultura
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