Consigli per la raccolta dei funghi in Abruzzo

Raccogliere funghi in boschi come il Ceppo, richiede grande cautela.

1) Ricorda che i funghi, oltre ad essere un incomparabile ornamento del bosco, sono indispensabili alla sua vita, perché molte specie (funghi simbionti) aiutano le piante ad assorbire dal terre- no le sostanze minerali di cui hanno bisogno; ed altre specie, assai più numerose (funghi saprofiti) aiutano i batteri a degradare le sostanze organiche marcescenti nel terreno, restituendole al mondo organico sotto forma di acqua, anidride carbonica e sali minerali, elementi che formeranno alimento a successive generazioni di piante, assicurando il ripetersi del ciclo biologico nel regno vegetale.

2) Rispetta perciò tutti i funghi che non raccogli: non prenderli a bastonate o a calci, perché anche quelli velenosi sono necessari alla vita del bosco.

3) Raccogli solo i funghi di cui conosci bene la specie, se lo fai per consumarli. In particolare diffida dei funghi di taglia molto piccola!! (2). Fra essi si annidano molte specie velenose (Clitocybe deablata, Clitocybe rivulosa, Lepiota alveolo, ecc.). Anche per questo, se raccogli i funghi a scopo didattico o per meglio studiarli, tienli separati in apposito scomparto del tuo cestino. Abbi altresi cura di staccare dal terreno il fungo tutto intero, facendo attenzione a non lasciarne interrata l'eventuale volva poiché le tre amanite: Phalloides, Verna e Virosa hanno tutte la volva.

4) Diffida dei metodi empirici circa l'accertamento della commestibilità basato su erronee credenze popolari, esempio: prova dell'aglio, del cucchiaio d'argento ecc. Solo la conoscenza delle caratteristiche botaniche del fungo ti può dare sicurezza. In caso di dubbio consulta un esperto micologo o l'ispettore sanitario del tuo Comune.

5) Non credere che un fungo buono, esempio un « porcino » possa divenire velenoso se cresciuto in vicinanza di ferri vecchi, pezzi di cuoio o altro materiale: è una delle erronee credenze popolari più diffuse. Inoltre non bisogna credere che il cambiamento di colore (viraggio) alla frattura, al taglio e al tatto siano indice di tossicità. Il viraggio non è altro che l'ossidazione di una sostanza innocua contenuta in numerosi funghi, in gran parte eduli e in alcuni tossici come il Boletus satanas, la Psalliota xantoderma, ecc.

6) Ricorda che le morsicature di animaletti (lumache, ecc.) non significano che i funghi sono commestibili. Le lumache mangiamo impunemente anche le Amanite mortali.

7) Non raccogliere ne mangiare funghi troppo vecchi anche se di ottima commestibilità: quando è iniziata la putrescenza delle loro carni, possono causare gravi intossicazioni (botulismo).

8) Non usare sacchetti di plastica per la raccolta, perché impedendo la traspirazione accelerano la marcescenza dei funghi. Impiega per la raccolta contenitori rigidi con fondo largo; l'ideale è il classico cestino di vimini.

9) Ricorda sempre di essere prudente: sotto ogni cespuglio può celarsi la vipera... Non andare per funghi senza scarponi o stivali e bastone con il quale batterai il terreno attorno al fungo seminascosto nell'erba o nel cespuglio, prima di raggiungerlo con le mani. Meglio prevenire il morso del serpente che dover ricorrere al siero antiofidico che comunque, per prudenza, è meglio avere sempre con sé.

È essenziale conoscere l'ambiente in cui si originano i funghi, e il loro habitat, per poterli riconoscere e potersene difendere. I funghi, mancando di clorofilla, non sono in grado di assimilare anidride carbonica dall'atmosfera, ma sono costretti ad assimilare sostanze già elaborate; per vivere quindi si fissano o su organismi vivi ed in questo caso abbiamo i cosìddetti Funghi Parassiti, o su organismi morti e in questo caso abbiamo Funghi Saprofiti che sono poi quelli delle putrefazioni e delle fermentazioni, oppure su substrati ricchi di sostanze organiche.

Autore: Andrea Pilotti

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