Guida Massa d'Albe

Massa d'Albe

Massa d'Albe a pochi chilometri da Avezzano, gią nell'alto medioevo costituiva il punto di aggregazione di tutte le "ville"- San Pelino, Antrosano, Forme che una volta erano state soggette ad Alba Fucens, fedele alleata di Roma, una delle pił importanti cittą della penisola italica. Oggi gli scavi archeologi hanno restituito una parte importante della cittą fondata degli Equi con un patrimonio artistico inestimabile: l'anfiteatro e la basilica di San Pietro, edificata su un tempio pagano dedicato al dio Apollo. Massa D'Albe insieme alle sue frazioni - Albe Fucens, Corona e Forme - sono il punto di partenza di molti itinerari escursionistici che interessano il territorio del parco regionale Velino- Sirente, ricco di varietą niche di flora e fauna appennica.

Come arrivare a Massa d'Albe

  • Distanza da L'Aquila km. 71,5.
  • Scalo ferroviario FF.SS. a km. 6,5.
  • Strada statale n. 5 a km. 4,5.

Itinerari Massa d'Albe

  • CHIESA DI S. PIETRO
    Ad Alba Fucens. Basilica benedettina fino al VII sec., poi monastero. Elementi barbarici, altomedioevali e materiale di spoglio e resti italici e romani. Chiesa medioevale del XII sec. con abside, iconostasi, ambone, ciborio, altare. Raro esempio di basilica paleocristiana con aggiunte romaniche. Cappella gotica, sovrapposizione del XV secolo. Sulla torre di ingresso, portale rinascimentale. All'interno ambone dei marmorari romani Giovanni da Guittone e Andrea (1210-1220), iconostasi di maestro di Andrea, ambedue opere cosmatesche e transenna con elementi campani nella decorazione.
  • CHIESA DI S. NICOLA
    Facciata rimontata proveniente da Massa d'Albe o Alba Fucens. Rosone pienamente gotico della seconda metà del XIV secolo. Materiale di spoglio d'epoca romana nella struttura.
  • Resti della città romana di Alba Fucens e materiale di spoglio sparso (vedi anche villa Vitellio, mura, porte, monumento).
  • Mura romane sopra le pelasgiche e mura italiche presso la via Valeria in Alba Fucens.

Sagre Massa d'Albe

  • S. Fabiano e S. Sebastiano, 20 gennaio.
Autore: Andrea Pilotti

 

 

           
 

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