Alba Adriatica

Alba Adriatica: 50 anni di spiaggia d'Argento

Alba Adriatica: mezzo secolo di vita. Storia recente ma folta di successi per una città che ha saputo conquistare un ruolo turistico di grande importanza.

Appena nove chilometri quadrati di territorio comunale. Un fazzoletto di terra incuneato tra Corropoli e Tortoreto sul quale vivono 10.374 residenti, facendo registrare per Alba Adriatica, forse il più frequentato centro turistico balneare d’Abruzzo, una delle maggiori densità di tutta la provincia teramana. E pensare che erano solo 3.517 gli abitanti nel 1956, l’anno in cui, con decreto del presidente della Repubblica pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 luglio, Alba Adriatica cessò di essere una frazione di Tortoreto per diventare Comune.

Sui giornali ormai ingialliti dal tempo, di quella memorabile estate di cinquant’anni fa rimangono foto un po’ sbiadite, commenti entusiasti e i resoconti dei grandi festeggiamenti che vivacizzarono la città nei giorni seguenti l’ufficializzazione dell’acquisita autonomia comunale. Una gioia incontenibile per una attesa decennale divenuta finalmente realtà, come sottolineò il comitato cittadino, riunitosi per la prima volta il 27 novembre del 1945, nei manifesti affissi in tutto il paese. D’altronde le premesse c’erano davvero tutte.

Nata assai modestamente nel 1863 intorno alla fermata ferroviaria e perciò battezzata col nome di Tortoreto Stazione, la futura Alba Adriatica conobbe nei decenni successivi un rapido sviluppo, sia urbanistico che demografico. Alcune importanti famiglie realizzarono eleganti ville, come quella progettata e costruita nel 1908 dall’ingegner Domenico Gialluca, originario del luogo ma formatosi professionalmente a Roma, quella dei Moscarini nell’attuale contrada Basciani, quella della famiglia Fiore che avrebbe dato il nome alla frazione litoranea, o le altre dei Flajani, dei Ranalli (oggi Pirelli), dei Crescenzi e dei Ricci. Nel 1912 nacque anche un circolo culturale che l’anno successivo dette vita ad un battagliero periodico, “La Fiaccola sotto il moggio”.

Tra gli anni Venti ed i Trenta il piccolo borgo aveva assunto ormai i caratteri tipici della cittadina: disponeva di una farmacia e della caserma dei carabinieri, di alcuni uffici pubblici e delle scuole. Fiorente era anche l’iniziativa economica con la presenza di piccole fabbriche di acqua gassata, frantoi e tintorie. Inoltre, assecondando il crescente flusso turistico, Francesco Alesiani aveva anche aperto un piccolo albergo, l’Albanova, poco più di 5 stanze nei pressi della stazione ferroviaria. Il suo primo momento di gloria Tortoreto Stazione l’ebbe il 30 aprile 1930, quando ottenne il trasferimento della sede comunale, che tornò a Tortoreto nel giugno 1944, allorché alcuni cittadini approfittarono del momento di confusione per riportare nella vecchia sede comunale registri e fascicoli.

Situazione che un decreto luogotenenziale del 2 agosto 1945 sancì definitivamente. Indubbiamente molte cose sono cambiate da quei giorni. Oggi Alba Adriatica, tutta protesa sul mare con i suoi tre chilometri di spiaggia ampia e dal caratteristico colore argenteo, con la vivace vita notturna e un’offerta di eventi e manifestazioni davvero ragguardevole, costituisce una delle destinazioni preferite dal turismo italiano e internazionale. E la cinquantina di alberghi presenti, i camping e i quasi trenta stabilimenti balneari posizionati lungo la stupenda passeggiata litoranea, nel verde delle palme, dei pini e degli oleandri, ne fanno una delle località più attrezzate dell’intera regione.

Questa guida su Alba Adriatica è gentilmente concessa da Tesori d'Abruzzo, rivista trimestrale dedicata all'Abruzzo.