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Canzano
Il ricamo: un’arte divenuta cultura
di Enrico Gabriele Piersanti
Per mostrare i propri lavori, ogni anno a Canzano un’occasione da non perdere: la mostra dei ricami antichi e moderni dove il visitatore attento può notare queste meraviglie dalle forme più disparate.
Nella fatica del quotidiano la donna abruzzese si ritaglia una sovranità naturale, conseguenza della perfetta cura che pone nell’amministrare la casa, dell’attenzione nei lavori dei campi e nelle botteghe artigiane via via sempre più presenti. Ma le mani delle donne trovano ancora lavoro nelle ore serali per la filatura del lino, la ressitura della lana, per il ricamo.
Operazioni che diventano ancora più importanti per le ragazze che in vista del matrimonio preparano il proprio corredo. Teli e tessuti che sarebbero stati riposti nelle cassapanche fino al giorno delle nozze. Gesti lontani rivalutati ogni giorno e che diventano patrimonio della memoria. Il ricordo dei campi di lino dal caule eretto: raccolto, essiccato, macerato, gramolato ed infine raccolto in matasse da trasformare in gomitoli.
La tosatura primaverile per la raccolta della lana: lavata per bene, curata, pronta per la filatura affidata ai lanari dei monti, o alle donne nelle lunghe serate d’inverno, insieme, occasione per raccontarsi fatti ed impressioni della vita di ogni giorno.
Ecco finalmente la matassa di lino, di lana da trasformare in gomitoli. Il telaio è già pronto; è pronto il filo orizzontale per la trame e quello verticale per l’ordito. Si lavorerà di giorno, di notte, con fare incessante, per realizzate la tela. Sarà candeggiata sui prati, stesa al sole, esposta alle piogge e, forse, con le rugiade delle notte stellate, acquisterà una lucentezza insperata. La stanchezza è tanta; ognuno si sente conciato come il lino. Ma la donna è felice: già vede nuovi teli, vestiti e biancheria candida, ornati con ricami e merletti.
Ed oggi, come allora nelle case di Canzano, si realizzano meraviglie dalle forme più disparate caratterizzate dai vari punti di ricamo. Il nome del punto spesso ha origine dai luoghi quali il punto Assisi, il punto Hardanger o Norvegese, il punto di Spagna, il punto sfilato siciliano, altre volte dal tipo quali il punto catenella, il punto croce, il punto erba, altre volte da personaggi storici, quali il punto Caterina De’ Medici, il punto Richelieu, o da altre ancora quali il punto Colbert, il punto Sorbello, il punto antico, il punto Bizantino, il punto Bandera. Per imparare ci sono le lezioni delle nonne, delle mamme, la frequenza di corsi organizzati da associazioni culturali.
Questa guida su Alba Adriatica è gentilmente concessa da Tesori d'Abruzzo, rivista trimestrale dedicata all'Abruzzo.
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