Giulianova

Giulianova, Fede di mare. Fede di terra

Antichissimo ed eminentemente rurale è il culto tributato il 22 aprile alla Madonna dello Splendore, apparsa in un nimbo luminoso tra gli uliveti della campagna collinare. Sul litorale ad agosto è invece la novecentesca festa dedicata alla Madonna del Portosalvo che raccogliere fede, speranza e devozione della gente di mare.

Sono quasi cinquecento anni che Giulianova tributa, ogni 22 di aprile, festeggiamenti grandiosi e particolarmente sentiti alla Madonna dello Splendore, il cui culto, erroneamente posto al 1557, va retrodatato di oltre un trentennio, essendo documentato già nel 1523. Le origini di questa manifestazione devozionale, fra le più antiche di tutta la regione, si debbono all’apparizione delle Vergine, circonfusa da intensissima luce ed assisa su di un ulivo, ad un povero taglialegna di nome Bertolino originario del vicino villaggio di Cologna.

Nel luogo dell’apparizione, avvenuta il 22 aprile, prese a sgorgare ai piedi della pianta un’acqua capace di guarire le infermità e fu perciò che gli allora feudatari di Giulianova, i potentissimi Acquaviva d’Aragona, dopo aver raggiunto il sito insieme con i dignitari della corte su insistenza dell’umile taglialegna, decisero di edificare inizialmente un’edicola poi sostituita da un monastero di monaci celestini, progressivamente ampliato e divenuto priorato intorno alla metà del Seicento.

Alle singolari corse degli uomini “ignudi” riportate nelle cronache seicentesche, ed ai “globi” aerostatici in uso nell’Ottocento, si sono sostituite manifestazioni e momenti più sobri che nulla tolgono alla festosità dell’evento. Del passato rimane la spettacolare corsa dei cavalli nel centro storico, erede delle contese dei “berberi” documentate nei secoli scorsi, la solennità delle celebrazioni liturgiche, che prendono avvio con la venuta di una rappresentanza di abitanti di Cologna, patria del taglialegna che per primo vide la Madonna, nonché la tradizionale presenza degli “ottoni” che oggi si sfidano all’ultima nota nel rinomatissimo Festival Internazionale delle Bande Musicali, una ghiotta occasione che richiama ogni anno a Giulianova, sia dalla regione che da ogni altro luogo d’Italia, migliaia di entusiasti visitatori.

Se il primaverile culto della Madonna dello Splendore rimanda ad un contesto eminentemente agricolo, invece i festeggiamenti tributati al Lido nella prima decade di agosto alla Madonna del Portosalvo indicano il profondo legame con il mare. Celebrata la prima volta nell’estate del 1912, seguendo di un anno la consacrazione della chiesa della Natività di Maria Vergine e la dotazione, ad opera di un comitato locale, della relativa ed omonima statua, la spettacolare festa è momento di identificazione della locale e folta marineria, che a Giulianova, una delle capitali della pesca dell’Adriatico, vanta tradizioni più che secolari.

Fede, speranza e devozione prendono corpo in un corteo di imbarcazioni, festosamente addobbate, al seguito della motonave sulla quale, insieme con i sacerdoti officianti, è posto il simulacro della Madonna. Dopo aver percorso un vasto giro sulle acque che copre l’intero litorale di Giulianova, il corteo torna quindi nel porto.

Questa guida su Giulianova è gentilmente concessa da Tesori d'Abruzzo, rivista trimestrale dedicata all'Abruzzo.