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Il primo stabilimento balneare di GiulianovaLo stabilimento "Venere". Le origini di quello che sarà per moltissimo tempo l'unico stabilimento balneare di Giulianova risalgono al 3 ottobre 1873, quando la Giunta presieduta dal farmacista ed industriale Pasquale De Martiis decise, all'unanimità, di stanziare mille lire nel bilancio del 1874 ed altre 500 in quello dell'anno successivo «come premio da corrispondersi a colui che si obbligherà a costruire uno stabilimento balneare», prevedendo contestualmente un capitolato in nove punti al quale doveva uniformarsi l'«intraprenditore». Sarà l'ascolano Vincenzo Cantalamessa, nel 1875, a realizzarlo su un'area prospiciente
la traversa al mare, oggi via Nazario Sauro. Costruito in legno su palafitte (e quindi smontabile), il nuovo stabilimento - tra i pochissimi sorti sul litorale nel periodo - dispone anche di
terrazza centrale e spogliatoi laterali, ciascuno dotato di scaletta per scendere in acqua. Si deve
ancora a questo dinamico imprenditore marchigiano - il quale nel 1879 impianta la prima tipografia a Giulianova - l'attivazione, per il maggior comodo dei bagnanti, del servizio omnibus tra spiaggia e paese, grazie anche al sussidio di 150 lire elargito dal Comune per la nuova
iniziativa. Organizzata dal colonnellese Primo Bruno Volpi, direttore della "Rivista Adriarica5, la manifestazione giuliese apriva il ciclo di conferenze estive dell'Università popolare ambulante, creata a Pescara l'anno precedente da Verildo Sorrentino, un socialista che di qui a non molto avrebbe tuttavia sposato la causa del più convinto interventismo. Tra i relatori, oltre allo stesso Sorrentino e al "democratico" avvocato atriano Tommaso Sorricchio, Gabriellino d'Annunzio, venriseienne figlio del Vate e della duchessa Maria Hardouin di Gallese, e Carlo Scarfoglio. |