Santaurio di San Gabriele dell'Addolorata

Santaurio di San Gabriele dell'Addolorata

S. Gabriele dell'Addolorata - al secolo Francesco Possenti - nacque in Assisi il 1° Marzo 1838. Rimasto orfano di madre all'età di quattro anni. crebbe in un ambiente sano e religioso. Giovanetto. veniva additato come esempio di virtù. Aveva 18 anni quando a Spoleto udì la voce della Madonna che lo invitava a lasciare tutto e ad entrare in un istituto religioso. Scelse la vita austera dei Passionisti. Compì il Noviziato a Morrovalle. e dopo un breve soggiorno a Pievetorina, nel 1859 fu mandato a Isola del Gran Sasso per continuare gli studi.

Si ebbe subito l'impressione che fosse arrivato un Santo. Dopo aver edificato tutti con la sua vita illibata, già prossimo a essere ordinato Sacerdote, moriva il 27 Febbraio 1862 a 24 anni di età. confortato da una visione dolcissima della Madonna. Fu beatificato nel 1908 e proclamato Santo nel 1920. Nel 1925 veniva dichiarato Compatrono della Gioventù Cattolica Italiana, e nel 1959 è stato ufficialmente proclamato Patrono d'Abruzzo. Ogni anno. folle senza numero corrono al Santuario a pregare il giovane Santo Passionista. a chiedere le grazie, a impetrare il miracolo umanamente impossibile. Giungono i Pellegrini da ogni parte d'Italia e dall'estero. Nelle sole Domeniche di Agosto, Settembre e Ottobre si contano a varie centinaia di migliala i devoti che salgono fino al Santuario pregando e cantando, in cerca di pace, di luce di amore. Dal 1898 al 1908 la chiesa è stata notevolmente ampliata. Nel 1929 è stata arricchita di un'agile ed elegante facciata in travertino, opera dell'Arch. Rossi di Fermo.

Le colonne e le lesene del pronao sono di granito. Nella parte superiore della facciata tre mosaici (disegni di G. B. Conti) raffigurano la vocazione di S. Gabriele (a sinistra), la sua morte (a destra), la sua gloria (nel timpano). Sulla parte terminale vi sono cinque statue di marmo bianco: Immacolata Concezione (al centro). Angeli oranti, San Paolo della Croce Fondatore dei Passionisti (a sinistra), S. Vincenzo Maria Strambi Vescovo Passionista.

L'interno è a tre navate con una cupola centrale. Pala dell'altare maggiore: bella tela del Gagliardi raffigurante l'Immacolata Concezione. Nel catino dell'abside S. Gabriele in gloria, affresco di U. Scaramucci. Gli Angeli ed i Santi del Coro sono dello stesso autore. Nella navata di destra pregevole Deposizione. Cappella del Santo; altare del S. Cuore. Nella navata sinistra altare dell'Addolorata (tela del Francisi), altare di S. Paolo della Croce.

San Gabriele

Nella navata centrale, presso il transetto, la veneratissima Tomba nella quale il Corpo di S. Gabrieue venne inumato il 28 Febbraio 1862 e dove rimase fino al 17 Ottobre 1892. Attualmente il Corpo del Santo riposa in una preziosa urna di bronzo dorato sotto l'altare della graziosa Cappella a pianta ottagonale in stile gotico, inaugurata nel 1917. I rivestimenti interni, le colonnine e la balaustrata dell'ambulacro, sono in graniglia policroma. L'altare è di marmi pregiati. Buona la decorazione della cupola, opera del Diotallevi. Di pregevole fattura il pesante cancello d'ingresso in ferro battuto.

La Cappella è il centro della devozione a S. Gabriele, e tutte le migliala di pellegrini che giungono al Santuario dopo viaggi estenuanti fatti talvolta a piedi, si stimano felici di varcare la soglia, nginocchiarsi davanti alle spoglie verginali del Santo, effondere la loro preghiera fatta di fede e di devozione. E spesso in questo luogo di benedizione, sotto il sorriso del Santo, sboccia il miracolo che corona una fede viva ed ardente. Ma il luogo dei ricordi più belli e più cari è la stanzetta dove S. Gabriele visse gli ultimi suoi giorni, e di dove la mattina del 27 Febbraio 1862 la sua anima in un'estasi di paradiso salì alla gloria eterna.